Karin segnala i seguenti collegamenti, interessanti per chi voglia curiosare sulla rete in cerca di informazioni ulteriori sul buddismo.
www.centroyogadalmine.it/updown/13.pdf
http://it.wikipedia.org/Buddhismo
(enciclopedia online, creata dagli stessi utenti di internet)
www.riflessioni.it/enciclopedia/buddhism.htm
(introduzione al buddismo)
www.gpling.org/buddismo.htm
(testi della tradizione buddista).
Ricordo che la prossima settimana si concluderà il lavoor realtivo all'area di progetto.
Invito tutti a completare i propri interventi sul Blog MappeMentali.
mercoledì 22 marzo 2006
mercoledì 15 marzo 2006
Le "soluzioni" delle strisce ZEN
Le "soluzioni" delle strisce ZEN sono le seguenti.
IL BUDDHA E' IN CASA
Dice il saggio...
"Un pensiero sano all'interno della mente può aiutarci ad abbandonare il guscio del nostro io inferiore e, come il gracidio di una rana, può provocare una improvvisa illuminazione".
INDICANDO LA LUNA
Dice il saggio ...
Il linguaggio è semplicemente uno strumento per indicare la verità, un mezzo per aiutarci a raggiungere l'illuminazione. Scambiare le parole con la verità è ridicolo quasi quanto confondere un dito con la luna.
LE PORTE DEL CIELO
Dice il saggio...
Il cielo e l'inferno non sono luoghi che appaiono improvvisamente dopola morte. Esistono qui ed orra. AL bene e al male basta un solo istante di pensiero, e le porte del cielo e dell'inferno sono pronte ad aprirsi per noi in ogni momento.
FAR ATTRAVERSARE IL FIUME A UNA DONNA
Dice il saggio...
Tanzan portò una persona attraverso il fiume, ma la sua mente non stava trasportando una donna. Era completamente distaccato e non nutriva apprensioni.
Chi stava veramente portando una donna sembra essere stato il monaco più giovane, non credete?
IL BUDDHA E' IN CASA
Dice il saggio...
"Un pensiero sano all'interno della mente può aiutarci ad abbandonare il guscio del nostro io inferiore e, come il gracidio di una rana, può provocare una improvvisa illuminazione".
INDICANDO LA LUNA
Dice il saggio ...
Il linguaggio è semplicemente uno strumento per indicare la verità, un mezzo per aiutarci a raggiungere l'illuminazione. Scambiare le parole con la verità è ridicolo quasi quanto confondere un dito con la luna.
LE PORTE DEL CIELO
Dice il saggio...
Il cielo e l'inferno non sono luoghi che appaiono improvvisamente dopola morte. Esistono qui ed orra. AL bene e al male basta un solo istante di pensiero, e le porte del cielo e dell'inferno sono pronte ad aprirsi per noi in ogni momento.
FAR ATTRAVERSARE IL FIUME A UNA DONNA
Dice il saggio...
Tanzan portò una persona attraverso il fiume, ma la sua mente non stava trasportando una donna. Era completamente distaccato e non nutriva apprensioni.
Chi stava veramente portando una donna sembra essere stato il monaco più giovane, non credete?
martedì 7 marzo 2006
Aiutare gli altri: visualizzazione
Invito alla meditazione
Ora metti da parte le tue riflessioni e diventa per un momento un discepolo buddista. La tua mente è offuscata dai tuoi ragionamenti ingannevoli. Devi cambiare te stesso prima di ragionare.
Ecco l’invito alla meditazione che la tradizione buddista tibetana ti propone.
(v. testo fotocopiato)
Ora metti da parte le tue riflessioni e diventa per un momento un discepolo buddista. La tua mente è offuscata dai tuoi ragionamenti ingannevoli. Devi cambiare te stesso prima di ragionare.
Ecco l’invito alla meditazione che la tradizione buddista tibetana ti propone.
(v. testo fotocopiato)
2. Aiutare gli altri
L’etica della liberazione individuale
2. Aiutare gli altri
Nodi concettuali
Le circostanze difficili sono un valore, in quanto ci offrono occasioni preziose per praticare la pazienza, la tolleranza e la compassione.
Shantideva (yogi indiano) insegna la pratica di equipararsi agli altri e sostituirsi con loro (anziché porre al centro noi stessi e i nostri bisogni) e ciò è fondamentale per interiorizzare l’idea (giusta) che tutti, non solo noi, hanno diritto alla felicità
Poiché io sono uno e gli altri sono molti, è giusto anteporre la felicità altrui alla nostra.
Esiste anche una ragione pragmatica per adottare volontariamente un atteggiamento altruistico: si ottengono maggiori risultati rispettando gli altri (saggio egoismo!), piuttosto che pensando solo a noi stessi.
Esamina le pagine del Dalai Lama e le citazioni di Shantideva
Fotocopia n.1
Discussione:
- le circostanze difficili sono un valore?
- equipararsi agli altri (Shantideva) è un comportamento saggio? Perché (sì o no)?
- equipararsi agli altri (Dalai Lama) è un comportamento saggiamente egoista? Perché (sì o no)?
X La violenza
Come te, tutti gli esseri tremano di fronte alla violenza, tutti temono la morte. Rispecchiandoti negli altri, non uccidere e non ferire.
Come te, tutti gli esseri tremano di fronte alla violenza, tutti amano la vita. Rispecchiandoti negli altri, non uccidere e non ferire.
Chi cerca la propria felicità ferendo altri esseri che come lui cercano la felicità non sarà mai felice.
Non ferire chi come te cerca la felicità,
se vuoi essere felice.
2. Aiutare gli altri
Nodi concettuali
Le circostanze difficili sono un valore, in quanto ci offrono occasioni preziose per praticare la pazienza, la tolleranza e la compassione.
Shantideva (yogi indiano) insegna la pratica di equipararsi agli altri e sostituirsi con loro (anziché porre al centro noi stessi e i nostri bisogni) e ciò è fondamentale per interiorizzare l’idea (giusta) che tutti, non solo noi, hanno diritto alla felicità
Poiché io sono uno e gli altri sono molti, è giusto anteporre la felicità altrui alla nostra.
Esiste anche una ragione pragmatica per adottare volontariamente un atteggiamento altruistico: si ottengono maggiori risultati rispettando gli altri (saggio egoismo!), piuttosto che pensando solo a noi stessi.
Esamina le pagine del Dalai Lama e le citazioni di Shantideva
Fotocopia n.1
Discussione:
- le circostanze difficili sono un valore?
- equipararsi agli altri (Shantideva) è un comportamento saggio? Perché (sì o no)?
- equipararsi agli altri (Dalai Lama) è un comportamento saggiamente egoista? Perché (sì o no)?
X La violenza
Come te, tutti gli esseri tremano di fronte alla violenza, tutti temono la morte. Rispecchiandoti negli altri, non uccidere e non ferire.
Come te, tutti gli esseri tremano di fronte alla violenza, tutti amano la vita. Rispecchiandoti negli altri, non uccidere e non ferire.
Chi cerca la propria felicità ferendo altri esseri che come lui cercano la felicità non sarà mai felice.
Non ferire chi come te cerca la felicità,
se vuoi essere felice.
1. Astenersi dal compiere il male
L’etica della liberazione individuale
1. Astenersi dal compiere il male
Nella lezione sull’etica della liberazione individuale (1 -“Astenersi dal compiere il male”) sono emerse alcune tesi “forti” della visione morale buddista.
Nel commentare il testo del Dalai Lama, propongo due domande su cui intervenire esprimendo le proprie impressioni e opinioni:
il male si radica in noi stessi? E il bene?
La felicità (beatitudine) sta nella realizzazione di se stessi o piuttosto nello svuotamento di sé (nirvana)?
Mi sembrano interrogativi stimolanti: che ne dite?
Un testo della tradizione buddista
IL MALE
Affrettati a fare il bene. Astieniti dal male. Se trascuri di coltivare il bene, il male infesta la tua mente.
Se ti capita di fare del male, non ripeterlo, non lasciare che metta radici in te, onde non incorrere nella sofferenza.
Se ti capita di far del bene, ripetilo, lascia che metta radici in te e ti riempia di gioia.
Anche chi ha fatto del male può gioire
finché le conseguenze del male fatto non sono maturate.
E anche chi ha fatto del bene può soffrire
finché il bene, che ha fatto non dà i suoi frutti.
Non prendere alla leggera il male che fai, pensando che non ti tocchi. Una brocca si riempie d’acqua che cade goccia a goccia.
Non prendere alla leggera il bene che fai, pensando che non ti tocchi. Una brocca si riempie d’acqua che cade goccia a goccia.
Come un ricco mercante che viaggia senza scorta evita un cammino pericoloso, come chi ama la vita evita un veleno, così evita il male.
Ma una mano senza ferite può maneggiare veleni senza danno. Così il male non tocca l’innocente.
Il male fatto a un innocente è come polvere gettata controvento. Esso si ritorce contro chi lo fa.
Alcuni rinascono in questo mondo, altri all’inferno, altri ancora in paradiso. Ma coloro che sono senza macchia entrano nel nirvana.
In nessun luogo al mondo, né in cielo, né in fondo al mare, né nelle più remote gole montane, puoi sottratti alle conseguenze del male che hai fatto.
In nessun luogo al mondo, né in cielo, né in fondo al mare, né nelle più remote gole montane, puoi sottrarti al dominio della morte.
mercoledì 1 marzo 2006
la prima (nobile) verita': LA SOFFERENZA
MESSAGGIO 28/02/20061.
LA REALTA’ DELLA SOFFERENZAInvito alla discussione.Nel testo recentemente esaminato in classe abbiamo potuto esaminare quanti e quali tipi di sofferenza affliggono, secondo i buddisti, l’esistenza umana.Si tratta di una visione realistica o ritieni che si tratti di una prospettiva eccessivamente cupa e pessimistica? È proprio questa la condizione umana?Intervieni e spiega le tue ragioni, senza dimenticare di esaminare le opinioni già espresse da altri.Se lo desideri puoi commentare anche altri commenti.
2. ACCETTARE IL DOLORE – FARSI CARICO DELLE SOFFERENZE ALTRUI - NON PERDERE LA SPERANZA (Dalai Lama, op.cit. pp. 30-1)
E’ importante ridurre gli stati incontrollati della mente, ma ancora di più affrontare le avversità con un atteggiamento positivo. Ricorda che far fronte ai problemi con ottimismo e speranza permette di l’insorgere di problemi ancor più gravi. Immagina inoltre che in questo modo puoi alleviare il peso di tutti coloro che sono afflitti da problemi simili. Tale pratica — immaginare che, accettando il dolore, si riduce il karma negativo di tutti coloro che sono destinati a provare un dolore simile — è estrema mente utile. A volte, quando sono malato, mi dedico alla pratica di farmi carico delle sofferenze di altri offrendo loro il mio potenziale di felicità; ciò fornisce alla mente una buona dose di sollievo.Tutti i giorni di prima mattina, e ogni volta che trovo il tempo, mi dedico a questa pratica in termini generali prendendo in considerazione tutti gli esseri viventi. Mi concentro tuttavia su alcuni individui in particolare, come capi e funzionari cinesi alle prese con la decisione se torturare ouccidere cittadini tibetani. Li visualizzo e trasferisco su di me la loro ignoranza, i loro pregiudizi, il loro odio e il loro orgoglio. Sento che, grazie all’addestramento da me seguito, i loro atteggiamenti negativi non avrebbero alcun influsso sul mio comportamento né riuscirebbero a trasformarmi in una persona negativa. Assumere su di me le loro negatività non è dunque difficile e serve a ridurre i loro problemi. Mi dedico a questa pratica con tale convinzione che se nel corso della giornata vengo a sapere di atrocità da loro commesse, sebbene provi in parte irritazione e rabbia, la mia mente nella sua totalità è ancora sotto l’influsso della pratica mattutina; l’intensità dell’odio si riduce al punto da perdere ogni fondamento.Non so se questa meditazione aiuti o meno quei funzionari, comunque a me dà la pace mentale. Riesco così a essere più efficiente; il beneficio che ne traggo è immenso. Non bisogna perdere la speranza in nessuna occasione. La disperazione porta sempre al fallimento. Ricordati che qualsiasi problema è superabile. Mantieni la calma anche quando intorno a te non vedi che confusione e complicazioni; se la tua mente è in pace, l’ambiente esterno avrà un influsso minimo su di te. Se invece la tua mente lascia spazio alla rabbia, la serenità ti sfuggirà anche quando il mondo è in pace e piacevole.Invito alla discussione.Fin qui il testo di Sua Santità il Dalai Lama Gyatso Tenzin. Vi propongo alcune questioni cruciali su cui intervenire.è davvero così importante, nella vita, un atteggiamento positivo? Ed esso consiste proprio nel “sapere accettare il dolore”, come propone il buddismo?
3. FARSI CARICO ...Invito alla meditazione...
Hai mai provato l’esperienza del “farsi carico del dolore altrui”? In un momento di tranquillità e solitudine prova a porti in questo atteggiamento, pensando a situazioni e persone con cui sei in rapporto e che provocano sofferenza e dolore agli altri, pensa al dolore subito e alla superficialità, all’ignoranza e all’insensibilità di chi lo ha provocato: si modifica qualcosa in te? Ti sembra di acquisire una visone diversa della situazione?
MESSAGGIO 28/02/20061.
LA REALTA’ DELLA SOFFERENZAInvito alla discussione.Nel testo recentemente esaminato in classe abbiamo potuto esaminare quanti e quali tipi di sofferenza affliggono, secondo i buddisti, l’esistenza umana.Si tratta di una visione realistica o ritieni che si tratti di una prospettiva eccessivamente cupa e pessimistica? È proprio questa la condizione umana?Intervieni e spiega le tue ragioni, senza dimenticare di esaminare le opinioni già espresse da altri.Se lo desideri puoi commentare anche altri commenti.
2. ACCETTARE IL DOLORE – FARSI CARICO DELLE SOFFERENZE ALTRUI - NON PERDERE LA SPERANZA (Dalai Lama, op.cit. pp. 30-1)
E’ importante ridurre gli stati incontrollati della mente, ma ancora di più affrontare le avversità con un atteggiamento positivo. Ricorda che far fronte ai problemi con ottimismo e speranza permette di l’insorgere di problemi ancor più gravi. Immagina inoltre che in questo modo puoi alleviare il peso di tutti coloro che sono afflitti da problemi simili. Tale pratica — immaginare che, accettando il dolore, si riduce il karma negativo di tutti coloro che sono destinati a provare un dolore simile — è estrema mente utile. A volte, quando sono malato, mi dedico alla pratica di farmi carico delle sofferenze di altri offrendo loro il mio potenziale di felicità; ciò fornisce alla mente una buona dose di sollievo.Tutti i giorni di prima mattina, e ogni volta che trovo il tempo, mi dedico a questa pratica in termini generali prendendo in considerazione tutti gli esseri viventi. Mi concentro tuttavia su alcuni individui in particolare, come capi e funzionari cinesi alle prese con la decisione se torturare ouccidere cittadini tibetani. Li visualizzo e trasferisco su di me la loro ignoranza, i loro pregiudizi, il loro odio e il loro orgoglio. Sento che, grazie all’addestramento da me seguito, i loro atteggiamenti negativi non avrebbero alcun influsso sul mio comportamento né riuscirebbero a trasformarmi in una persona negativa. Assumere su di me le loro negatività non è dunque difficile e serve a ridurre i loro problemi. Mi dedico a questa pratica con tale convinzione che se nel corso della giornata vengo a sapere di atrocità da loro commesse, sebbene provi in parte irritazione e rabbia, la mia mente nella sua totalità è ancora sotto l’influsso della pratica mattutina; l’intensità dell’odio si riduce al punto da perdere ogni fondamento.Non so se questa meditazione aiuti o meno quei funzionari, comunque a me dà la pace mentale. Riesco così a essere più efficiente; il beneficio che ne traggo è immenso. Non bisogna perdere la speranza in nessuna occasione. La disperazione porta sempre al fallimento. Ricordati che qualsiasi problema è superabile. Mantieni la calma anche quando intorno a te non vedi che confusione e complicazioni; se la tua mente è in pace, l’ambiente esterno avrà un influsso minimo su di te. Se invece la tua mente lascia spazio alla rabbia, la serenità ti sfuggirà anche quando il mondo è in pace e piacevole.Invito alla discussione.Fin qui il testo di Sua Santità il Dalai Lama Gyatso Tenzin. Vi propongo alcune questioni cruciali su cui intervenire.è davvero così importante, nella vita, un atteggiamento positivo? Ed esso consiste proprio nel “sapere accettare il dolore”, come propone il buddismo?
3. FARSI CARICO ...Invito alla meditazione...
Hai mai provato l’esperienza del “farsi carico del dolore altrui”? In un momento di tranquillità e solitudine prova a porti in questo atteggiamento, pensando a situazioni e persone con cui sei in rapporto e che provocano sofferenza e dolore agli altri, pensa al dolore subito e alla superficialità, all’ignoranza e all’insensibilità di chi lo ha provocato: si modifica qualcosa in te? Ti sembra di acquisire una visone diversa della situazione?
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